Identificazione delle Piccole filiere Produttive Operanti nei Criteri del Rispetto Agroalimentare sul Territorio Etneo
Mission Ippocrate
2.400 anni dopo il giuramento di Ippocrate, il progresso della scienza medica ritorna per necessità alle origini: cibo e ambiente le prime, e principali, medicine.
Fino agli anni 80, i cosiddetti cibi funzionali, ossia quelli capaci di influire positivamente le fisiologiche funzioni dell’organismo erano la prassi. Non si parlava neanche di prodotti a km 0, perché le filiere corte erano “normali”. Oggi, tutto questo, invece è considerato una conquista. È diventato un traguardo da raggiungere anche la sostenibilità ambientale, intesa principalmente come valorizzazione delle distintive peculiarità dei territori e come tutela delle risorse naturali. E’ stato stimato come oltre 30% dell’impronta ecologica di una nazione come l’Italia sia connessa alla catena di produzione e al consumo di cibo. In sintesi, l’alimentazione ha un impatto rilevante sull’uso del territorio, sul consumo di risorse naturali e soprattutto sulla salute.
La Dieta Mediterranea (che si distingue per un maggiore consumo di carboidrati, frutta e verdura), messa a confronto, mediante il metodo dell’impronta ecologica, con il modello di alimentazione nordamericana (caratterizzata da un consumo prevalente di carne e di dolci e alimenti con alte concentrazioni di zuccheri e grassi, quindi ad alto contenuto calorico), risulta vincente su tutti i fronti : da un minor uso di suolo agricolo ad una maggiore sostenibilità, ad un guadagno in termini di ricadute sia locali (più foreste), che globali (clima).
Una sana alimentazione comporta meno ricorso a trattamenti medici, spesso non risolutivi perché non eziologici, con evidenti vantaggi sulla salute e sul risparmio in denaro pubblico. Le continue conferme dell’importanza di alimenti come frutta, verdura e cereali integrali nel mantenimento di una corretta flora batterica intestinale e nella conseguente prevenzione delle malattie non trasmissibili e le più recenti ricerche sugli antiossidanti alimentari e sulle combinazioni di sostanze protettive presenti nelle piante hanno favorito ulteriori sviluppi del mercato degli alimenti funzionali in Europa. L’aumento dell’aspettativa di vita, che ha portato alla crescita del numero degli anziani va quindi gestita da una buona e sana alimentazione, l’unica , assieme allo stile di vita mediterraneo, a scongiurare o ridurre l’ “Inflammaging”, madre di tutte le malattie nonché delle patologie della terza età.